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Lamps di Ricuars - episodio 4
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- Scritto da Michele Libralato
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Via 4 Novembre
È la via centrale del paese, su cui è ancora visibile oggi un vecchio arco del 1450. Termina nella piazzetta del paese (all’incontro con via Pagnutti e via del Mulino) dove era situata una fontana con un ampio lavatoio per il bucato. Nella via c’era la Canonica che fungeva anche da Oratorio e la vecchia latteria munita della pesa ufficiale del paese dove venivano controllati in maniera meticolosa i pesi dei carri e delle merci. Nello stesso lato esercitava la storica osteria di “Gjulie” (da Poldo) con negozio di alimentari e tabacchi. Proseguendo, appena attraversato un portico, c’era un’altra osteria, “Là dall’Ustiar”. Vicino alla latteria c’era anche una cartoleria, “La di Quinte”, che forniva l’occorrente per andare a scuola. Il marito della negoziante praticava l’uccellagione e riforniva su richiesta i ragazzi di uccellini da gabbia (luiars, frangei, sirans, eccetera). Su questa via, in momenti diversi sono anche comparse diverse botteghe di parrucchieri. Andando verso Passons, sulla sinistra, poco prima del ponte c’era una bottega di un fabbro, “le farie di Gjero”.
Via Pagnutti
È una via molto caratteristica che portava all’asilo di Nogaredo (oggi centro sociale). Un tempo ai lati di questa strada scorreva il ruscello che giungeva allo Sfuei di via 4 Novembre, da dove veniva raccolta l’acqua per dare da bere agli animali e bagnare gli orti. A metà via c’era una fontana di acqua potabile. I bambini giocavano con l’acqua del ruscello, facendoci correre dei bastoncini con scritti sopra i nomi dei ciclisti in voga, per vedere chi arrivava primo. La strada oltre che a raggiungere il vecchio asilo, raggiungeva (e raggiunge) i “Trois de Lavie” per Martignacco e completava il “gir de Coderte” attraverso il guado del Lavia per congiungersi con via Lavia Sinistra. Sulla via (prima degli anni 50) c’era il C.R.A.L. di Rodolfo. Inoltre per un lungo periodo, era possibile farsi aggiustare le biciclette “la di Chile”. Poi c’era anche un forno della famiglia Zilli, “Chei dal For” e in fondo una rivendita di prodotti per orto e per pollame, “ la di Nascio”.
Vicolo Di Lazzaro
Un altro vicolo che prende il nome delle famiglie che vi abitavano. Un tempo era dotato di un pozzo e, attraverso un passaggio era possibile raggiungere la piazza.
Via Del Mulino
Questa strada prende il nome dal mulino, dove veniva macinato il granoturco per ottenere la farina per la polenta e altri alimenti per gli animali. Su questa strada c’è anche la scuola di Nogaredo, costruita nel 1908 come scuola elementare, oggi scuola per l’infanzia. Alla fine delle lezioni, la via era percorsa da una moltitudine di bambini vocianti che animavano la strada per qualche minuto. Al loro rientro nelle case la via sprofondava di nuovo nel silenzio. Nella via era presente la fontana pubblica e, accanto alla scuola (prima degli anni 50) c’era l’osteria la Cattolica di “Grior” e di fronte, e (a cavallo degli anni 60) uno spaccio di vino “La di Meneote”.
In paese, la maggior parte degli abitanti era dedita all’agricoltura o si recava in città come operai o impiegati. Molte donne e ragazze lavoravano nei cotonifici di Torreano e Udine o al biscottificio Delser. Le donne più anziane che rimanevano in pese fabbricavano sporte di paglia e lavoravano la lana. Quasi tutte conoscevano l’arte del ricamo che veniva tramandato dalle più anziane alle ragazze.
Note: Le descrizione non sono frutto di una ricerca storica, ma solo di una chiacchierata fra amici. Perciò ci scusiamo delle possibili incongruenze. Grazie per la comprensione.
Seradis Furlanis - sierade
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- Scritto da Gabriele Stella
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La Pro Loco Par Narêt APS vi invita agli spettacoli di autunno:
Sabato 25 Ottobre
Ore 20:30 Spettacolo teatrale in lingua friulana con la compagnia “Il Tomât” di Udine che presenta la commedia“Prete per caso”.
"Due giovani disoccupati, per guadagnare qualcosa, s'improvvisano imbianchini in una canonica e per gioco uno di loro indossa una veste da prete. Iniziano quindi una serie di situazioni comiche ed un susseguirsi di incontri con caratteristici personaggi che rendono la storia un mix di risate e colpi di scena. La commedia presenta un susseguirsi di personaggi che, senza pretese moralistiche, culminano in uno scoppiettante finale di amicizia e aiuto reciproco."
Sabato 8 Novembre
Ore 20:30 Spettacolo teatrale in lingua friulana con “I Trigeminus” che presentano la commedia brillante “Pâr impusibil”.
In questa commedia portiamo in scena una situazione a dir poco incredibile, tutta giocata tra le pareti domestiche, a poche ore dal cenone di Capodanno.
Giulio ha organizzato una sorpresa per sua moglie Romea, ma nulla andrà come previsto. Tra colpi di scena, vicini impiccioni e imprevisti a raffica, ci troveremo immersi in un vortice di equivoci e situazioni assurde… fino a un finale del tutto inaspettato, e anche un po’ romantico.
Come sempre interpreteremo tutti i personaggi, con cambi repentini e ritmo serrato, dando vita a un racconto che – per quanto sembri impossibile – prende spunto da spaccati di vita fin troppo reali.
Perché a volte la realtà supera la fantasia… e fa anche molto ridere.
Domenica 23 Novembre
Ore 17:00 Concerto presso la rinnovata chiesa di San Martino a Nogaredo di Prato.
Per festeggiare San Martino patrono di Nogaredo di Prato, abbiamo organizzato un concerto all’interno della rinnovata chiesa parrocchiale durante il quale ascolteremo canti sacri di celebri autori europei e friulani per poi immergerci in una seconda parte interamente dedicata alla musica popolare del nostro territorio.
Saremo guidati in questo viaggio da:
Federico Lepre – Tenore
Carlo Rizzi – Organo
Sebastiano Zorza – Fisarmonica
FL Ensemble – Quartetto vocale
La partecipazione agli spettacoli è gratuita e l’ingresso consentito fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Manifestazione è realizzata con il patrocinio del Comune di Martignacco, con la collaborazione ed il sostegno di Cultura Nuova nonché il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia.
Lamps di Ricuars - episodio 3
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- Scritto da Michele Libralato
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Lamps di Ricuars - episodio 2
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- Scritto da Michele Libralato
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Continua la rubrica sulle storie delle vie di Nogaredo di Prato: Lamps di Ricuars. Oggi parliamo di via Lavia Destra, via Lavia Sinistra e via Zilli.
Via Lavia Destra (Borg des cisis)
È un viottolo pedonale che segue il Lavia. Dava la possibilità d’incamminarsi verso i “trois di Coloret“. Questo passaggio ora è interrotto, ma un tempo era molto frequentato dai bambini del paese per le passeggiate in campagna che, passando per la “strada del Lavia”, potevano proseguire fino alla Madonna dai “Roi” a Colloredo. Per un periodo, un prato “Là dal Coco” era stato trasformato in un campetto di calcio. La via si congiunge con Via Bonavilla, che ne è oggi l’ingresso principale.
Via Lavia Sinistra (Viottolo Lavia)
La via porta ai “Trois de Lavie”, un tempo molto frequentati dai ciclisti che andavano a Martignacco. Attraverso il guado del Lavia si raggiungeva il prat di “Micje” sul quale, nei periodi fra le raccolte del fieno, venivano disputate le più importanti sfide di calcio. La via completava lo storico “gir de Coderte”, percorso ad anello delle processioni religiose del paese, che, nei giorni di secca e senza pioggia, passando da via Pagnutti e attraversando il guado del Lavia ritornava in piazza e arrivava in Chiesa. La via si conclude in vari cortili storici abitati da varie famiglie del paese.
Via Zilli ( Pai Furnins)
È un’importante via agricola che porta nelle campagne dei “Furnins”, e prosegue verso le campagna di Colloredo attraverso la “strada del Lavia” che per un lungo tratto costeggia il torrente. All’angolo di via Zilli e via 4 Novembre era posato un grande masso dalla superficie piana utilizzato come tavolo, occupato quasi stabilmente dagli anziani del paese seduti a scambiarsi le loro opinioni sui fatti della cronaca paesana, e a giocare qualche partita a carte. Quando il masso era libero i ragazzi del paese vi si esibivano nelle loro prime partite di briscola. Nella via c’era l’osteria di Angeli “la di Pauli“ con il campo da bocce e accanto la falegnameria di Miri Angeli.
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